Quattro importanti fattori sono da considerare prima di comprare una stazione di ricarica per auto elettriche
Investire in una stazione di ricarica elettrica è un passo fondamentale per avere un business o uno stabilimento più rispettoso dell’ambiente. E sarà anche segno di una sensibilità verso i clienti e i collaboratori che usano un’auto ibrida o elettrica.
Tuttavia comprare una colonnina di ricarica elettrica per auto è una decisione importante che richiede uno sguardo attento a determinati fattori. Solo così, si può essere certi di acquistare un prodotto di alta qualità che sia più in linea con le reali necessità.
Vediamo insieme i quattro elementi da prendere in considerazione prima di comprare una stazione di ricarica per auto elettriche
1.Tipologie di ricarica
Questa categoria si suddivide in quattro diversi modi di ricaricare l’auto:
- ricarica domestica senza PWM (pulse-width modulation – modulazione di larghezza d’impulso): essa consiste nel collegamento del veicolo elettrico (bici elettrica o alcuni scooter) ad una normale presa di corrente, con corrente alternata, per tanto non è previsto il Control Box (Wall Box, Colonnina );
- ricarica sicura domestica/aziendale (lenta o veloce): in questa tipologia di ricarica vi è la presenza della Control Box ovvero un sistema di sicurezza PWM che garantisce la sicurezza delle operazioni durante la ricarica. Le prese utilizzabili sono quelle domestiche o industriali fino a 32A (sia monofase che trifase – max 22 kW);
- ricarica per ambienti pubblici: questa modalità è obbligatoria per i luoghi pubblici. La ricarica avviene tramite un sistema di alimentazione dotato di connettori specifici, è comunque presente il sistema di sicurezza PWM, la ricarica può essere di tipo lento (16A – 230V) oppure veloce (fino a 32A, 400V);
- ricarica diretta in corrente continua FAST DC (fino a 200A, 400V): questo è il sistema più rapido per caricare i veicoli elettrici, collegandosi al caricabatterie nella colonnina sarà possibile in pochi minuti arrivare al completo caricamento del veicolo. Esistono due tipologie di ricarica standard: CHAdeMO (Giapponese) e CCS Combo (Europeo).
2.Tipologie di connettori e spine elettriche
Il primo passo da fare è quello di identificare il tipo di connettore che viene utilizzato maggiormente dai clienti e dai dipendenti. I connettori che collegano il veicolo alla presa di corrente, e permettono la ricarica del veicolo elettrico, sono di vario tipo e si dividono in due principali categorie:
- la ricarica in corrente alternata (AC): tipologia 1(in disuso) – potenza max 7,4kW/32A/230V; tipologia 2 – ricarica monofase e trifase, standard fino a 22kW, connettore standard Europeo;
- la ricarica in corrente continua (DC): CHAdeMO, potenza massima 50 kW/125A/500V;
- CCS Combo: potenza massima oltre 300 kW, può caricare anche in AC.
3.Software di gestione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici
Una colonnina di ricarica intelligente rende qualificate e più facile la gestione di ogni stazione di ricarica. Usando lo specifico software, da remoto, risulterà più semplice entrare nell’account e determinare chi sta usando la stazione di ricarica, la durata del caricamento, l’ammontare del costo che si sta generando, la quantità di energia che è stata usata, e molti altri fattori.
4.Il fornitore
Nel settore dei servizi per veicoli elettrici è importante acquistare una stazione di ricarica da un fornitore che possa garantire un’assistenza post vendita di manutenzione e gestione.
Dotarsi di una stazione di ricarica elettrica può diventare un elemento strategico per le imprese, per questo ci poniamo come partner dell’imprenditore in fase di scelta della soluzione più adatta a rispondere alle esigenze aziendali.
Qual’è la soluzione migliore per te?
La scelta di una soluzione di ricarica elettrica si basa sostanzialmente sull’analisi dei 4 punti che abbiamo descritto, ma ci sono altri fattori da tenere in considerazione in base al tipo di struttura dove andrà installata e sul servizio a cui sarà destinata.