Tre tipologie di credito d’imposta previste dal Piano Transizione 4.0
Il Piano Transizione 4.0, la nuova politica industriale con strumenti a supporto delle imprese italiane, prevede procedure semplificate e una più ampia platea di potenziali beneficiari, per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’intero tessuto imprenditoriale italiano.
Il credito d’imposta
Il principale strumento di agevolazione adottato è il credito d’imposta, semplice da richiedere, fruibile tramite compensazione nella dichiarazione dei redditi, in quote annuali (tre o cinque, in base alla tipologia) di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.
Gli ambiti d’investimento
Il credito d’imposta previsto dal Piano è volto a sostenere tre principali ambiti d’investimento:
- Beni strumentali;
- Ricerca, sviluppo, innovazione e design;
- Formazione.
Credito d’imposta per beni strumentali
La misura, a sostituzione di super e iper ammortamento, incentiva le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Nel dettaglio, i beni agevolati possono essere suddivisi in tre categorie, ognuna con diversa % di credito d’imposta riconosciuto:
- Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite sensori e azionamenti;
- Beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0, ovvero software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni;
- Altri beni strumentali materiali, diversi da quelli citati al primo punto.
Per approfondimenti: Il credito d’imposta per beni strumentali sostituisce super e iper ammortamento.
Credito d’imposta per ricerca, sviluppo, innovazione e design
L’obiettivo dello strumento è stimolare la spesa privata in ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e design, per sostenere la competitività e la transizione digitale delle imprese, favorendo al contempo l’economia circolare e la sostenibilità ambientale.
In particolare, il credito d’imposta è riconosciuto per le seguenti tipologie di spesa:
- Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico;
- Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati;
- Attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari in diversi settori, quali ad esempio tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, del mobile e dell’arredo.
Credito d’imposta formazione 4.0
Tale agevolazione è volta a incentivare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale finalizzate all’acquisizione e al consolidamento di competenze e conoscenze sulle materie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.
Nello specifico, il credito d’imposta viene applicato in percentuale al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione del personale dipendente, nei seguenti ambiti aziendali: vendita e marketing, informatica e tecniche, tecnologie di produzione.
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Per qualsiasi ulteriore chiarimento sulle tipologie di credito d’imposta previste dal Piano Transizione 4.0, puoi contattarci senza impegno. Ti suggeriamo inoltre di dare un’occhiata agli altri incentivi attivi al momento.