Perché è importante redigere ed aggiornare il business plan dell’azienda
Il Business Plan non è, come spesso si pensa, un documento fondamentale solo in fase di costituzione di una nuova impresa. E’ uno strumento necessario anche durante gli sviluppi dell’azienda, e va revisionato periodicamente. Capiamo quindi cos’è un Business Plan e perché è importante aggiornarlo.
Le domande alla base di un Business Plan
In termini elementari, un Piano di Sviluppo o Business Plan – come oggi viene correntemente definito – deve consentire di rispondere con consapevolezza strategica e cognizione di causa alle seguenti basilari domande:
- Chi è l’imprenditore?
- Cosa vuole realizzare?
- Come intende farlo?
- Quali risultati si attende?
- In che tempi?
- Quale impiego finanziario comporta la realizzazione?
- Dove vuole posizionare il proprio prodotto/servizio?
Il Business Plan è uno strumento di pianificazione aziendale pluriennale, indispensabile per valutare adeguatamente un progetto. Ne determina in anticipo i requisiti strategici, le coordinate commerciali e organizzative, le condizioni economiche e finanziarie di fattibilità e di sostenibilità e, infine, considera i rischi di insuccesso.
Ancora, questo strumento costituisce un’indispensabile guida strategica per costruire il proprio futuro, con la necessaria attenzione e cautela, assumendo un modello che contenga tutte le informazioni utili, valutando i punti di forza e le criticità, le opportunità e i rischi, definendo in anticipo le politiche commerciali, progettando la struttura organizzativa, quantificando i risultati economici attesi e le coperture finanziare necessarie per far decollare e mantenere in quota il proprio progetto.
Ciò che non tutti sanno
Tutto quanto è stato appena detto è corretto e risaputo. È la definizione base di Business Plan. In pochi sanno però che, proprio per le caratteristiche che lo contraddistinguono, questo strumento è un mezzo potente che serve da supporto al management non solo nella fase di nascita di una idea imprenditoriale, ma soprattutto durante gli sviluppi di vita di quest’ultima.
Un altro dato di fatto che vale la pena di sottolineare è che, per quanto ben costruito e redatto, nessun business plan può costituire un vaccino o un antidoto rispetto alle sempre possibili difficoltà generate da una crisi economica, all’improvviso cambiamento delle condizioni di mercato o all’andamento inatteso di una delle tante variabili che condizionano la vita di un’impresa. Per gli stessi motivi, il Business Plan non è neanche una profezia che si adempie con puntualità e precisione anno dopo anno.
E allora che senso ha redigere un Business Plan?
Il senso del redigere un Business Plan
La risposta è semplice e immediata: il Business Plan non serve a predire il futuro, ma a far ragionare, con la necessaria competenza, su tutte le variabili di tipo strategico, commerciale, organizzativo, tecnologico, economico, finanziario, patrimoniale, fiscale.
Dunque, non consente di rispondere alla domanda “cosa accadrà in futuro?”, bensì alle domande tipo “cosa sarò in grado di fare se si presenta questa o un’altra situazione?”. Domande che nella quotidianità si possono trasformare, ad esempio, in queste:
- “Se dovesse essere necessario investire una certa, ingente, somma di denaro nell’acquisto di tecnologie non previste dopo i primi due esercizi, l’azienda sarebbe in grado di sostenere questa spesa?”
- “Date le condizioni individuate, di quanto l’azienda potrà incrementare i costi di comunicazione e vendita, mantenendo condizioni di redditività?”
- “Stante la struttura dei costi fissi e variabili previsti, se dovessi subire una riduzione del 15% delle vendite rispetto alle previsioni, l’azienda sarà ancora in condizioni di equilibrio economico?”
Considerazioni sull’utilità negli anni
A questo punto comprendiamo con facilità perché è bene che il Business Plan vada monitorato periodicamente e aggiornato sistematicamente. Infatti, è solo a queste condizioni che tale strumento potrà svolgere il ruolo di guida strategica per l’imprenditore.
Ancora, siamo ora in grado di cogliere come le condizioni fin qui sviluppate valgano non solo nel caso si intenda valutare il progetto di una nuova azienda. Per qualsiasi importante decisione strategica aziendale, infatti, si può e si deve affidarsi al Business Plan, anche quindi nei casi in cui si intenda ampliare o diversificare le attività aziendali, lanciare un nuovo prodotto o servizio, acquisire altre aziende, procedere con una ristrutturazione societaria eccetera.
A questo punto è evidente che i primi destinatari del Business Plan sono proprio gli imprenditori. Altri destinatari poi, a seconda dei motivi di consultazione del documento, possono essere: soggetti del sistema del credito (banche e altri soggetti finanziatori), interlocutori istituzionali, potenziali soci e altri soggetti, a qualsiasi titolo, interessati.
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Se volete saperne di più su come redigere un Business Plan per la vostra impresa, noi di Hospitality Team saremo liete di aiutarvi. Potete contattarci senza impegno all’indirizzo segreteria@hospitalityteam.it o alla nostra pagina Contatti.