Strutture ricettive complementari nella nostra penisola

da | Giu 25, 2021 | Business plan e strategia, News

Considerazioni riguardo l’analisi delle strutture complementari nel mondo della ricettività

Dopo aver descritto le strutture ricettive complementari riconosciute nella L.R. n. 11/2013 dalla Regione Veneto all’articolo B&B and Company, con il presente articolo si vuole ampliare lo sguardo al panorama nazionale.

A seguito di uno studio dell’Istat “La classificazione delle strutture ricettive turistiche nella normativa delle regioni italiane ISTAT – Servizio SCO”, esponiamo qui le considerazioni utili al nostro comparto, senza limitarci quindi alle sole strutture complementari ma a tutto il settore della ricettività.

Criteri di classificazione

Dall’analisi delle legislazioni regionali risulta che le classificazioni delle strutture ricettive collettive e private non si differenziano in base alle definizioni fornite da comuni e regioni (si vedano le definizioni regionali fornite all’articolo precedente). La macro-distinzione, piuttosto, è la seguente:

  • tipo di servizi offerti per distinguere gli esercizi alberghieri da quelli complementari;
  • tipo di gestione imprenditoriale o non per distinguere gli alloggi collettivi (alberghieri e/o complementari) da quelli privati.
Paese che vai, definizione di struttura che trovi…

Essendo la nostra una penisola molto frammentata e con una elevato potere decisionale di tipo regionale in tale materia, in riferimento all’offerta turistica risulta difficile compiere una analisi dettagliata che metta a confronto le diverse realtà.

Gli atti normativi comunitari europei definiscono in maniera piuttosto precisa la classificazione dei vari tipi di strutture ricettive. L’applicazione di tali classificazioni e definizioni alle diverse realtà nazionali dei vari stati membri fa nascere delle incongruenze che rendono complesso il confronto dei dati di base anche in termini di livello. Inoltre, dalle varie leggi regionali emergono alcune differenze che caratterizzano le tipologie di strutture ricettive, soprattutto in riferimento agli esercizi complementari.

Strutture alberghiere e similari

Innanzitutto, con riferimento alle strutture alberghiere e similari, è risultato che esistono alcune tipologie di alloggio che identificano segmenti turistici molto importanti. Questo è il caso dei centri conferenze e congressi e dei centri benessere che necessitano pertanto di essere rilevati distintamente dalle altre tipologie di ricettività alberghiera.

Agriturismi e turismo rurale

Tra le forme di alloggio complementare, l’analisi Istat propone alcune considerazioni utili per una revisione futura dei modelli di rilevazione sulla capacità ed il movimento dei clienti nelle strutture ricettive. In particolare, una situazione abbastanza complessa riguarda gli agriturismi e le varie forme di turismo rurale.

Per l’Unione europea il turismo rurale è un concetto molto ampio che comprende anche l’agriturismo, in Italia, invece, almeno da un punto di vista normativo, la differenza tra le due strutture è abbastanza netta:

  • l’agriturismo è un’attività che deve essere svolta necessariamente da un imprenditore agricolo;
  • il turismo rurale è un’attività svolta da soggetti diversi da un imprenditore agricolo.
Alloggi privati e collettivi

Riferendosi invece alla distinzione tra alloggi privati e collettivi, risulta di fondamentale importanza mettere in rilievo, in corrispondenza di una definita struttura ricettiva, la differenza tra gestione ‘imprenditoriale’ (o commerciale) e affitto da parte di privati che, attualmente, è piuttosto sottile e non omogenea nelle varie regioni italiane.

Ad esempio, in Liguria, Lombardia e in altre regioni occorrono minimo tre case o appartamenti per vacanze per avere una gestione imprenditoriale; basta spostarsi di qualche chilometro ed arrivare in Emilia Romagna o in Friuli Venezia Giulia dove avere tre case o appartamenti per vacanze non implica la gestione imprenditoriale, ma vengono considerati come alloggi privati in affitto. In queste ultime regioni, infatti, occorrono minimo cinque o più case o appartamenti per vacanze per avere una gestione imprenditoriale.

Bed and breakfast

Il bed & breakfast, da poco regolamentato in Italia, è un’attività extra-alberghiera svolta da componenti di una stessa famiglia, all’interno del proprio appartamento. La gestione di tipo familiare (tipica dei bed & breakfast) è diversa dalla gestione imprenditoriale (necessaria per gli affittacamere) e rientra tra gli alloggi privati e non tra quelli collettivi, anche se i servizi minimi spesso sono uguali in entrambi i casi.
Detto ciò, è evidente che la categoria dei bed & breakfast vada rilevata distintamente e considerata più opportunamente tra gli alloggi privati in affitto.

Vedi anche: Hai mai pensato di aprire un B&B?

Tornando a noi, la Regione Veneto sostiene le imprese turistiche, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese, e riconosce lo sviluppo strategico del settore turismo quale leva economica ed occupazionale nel contesto nazionale ed internazionale.

Contattateci per approfondire in modo più specifico le caratteristiche delle varie tipologie di struttura ricettiva complementare e per conoscere quali sostegni sono attivi oggi per la vostra impresa: potete inviare una mail a segreteria@hospitalityteam.it o scriverci direttamente dal nostro modulo contatti.

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