Superbonus 80% hotel e strutture turistiche: le anticipazioni

da | Ott 14, 2021 | News

Le prime informazioni sul Superbonus 80% hotel e strutture turistiche

Se ne parla già da qualche settimana: il Superbonus 80% dedicato al settore del turismo dovrebbe essere a breve usufruibile dalle imprese ricettive e non solo, con “regole semplicissime”, come anticipato dal Ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

Saranno messi a disposizione 1,9 miliardi di euro del Recovery Fund, finalizzati principalmente all’efficientamento energetico. Al momento, però, non si conoscono nel dettaglio le modalità di accesso all’agevolazione e le spese ammesse.

Nel frattempo, abbiamo cercato di riassumere le varie notizie che abbiamo letto in questi giorni.

Beneficiari

Potranno richiedere il Superbonus le imprese alberghiere, le strutture che svolgono attività agrituristica, le strutture ricettive all’aria aperta, nonché le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi i ristoranti, gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici.

Interventi ammissibili

Sembra che le tipologie di interventi ammessi dal bonus siano simili a quelle agevolate negli anni scorsi dal “Tax Credit Turismo” o “Art Bonus Hotel”:

  • opere di efficientamento energetico;
  • interventi di riqualificazione antisismica e per l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • opere di manutenzione straordinaria, restaurorisanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
  • realizzazione di piscine termali e acquisto delle relative attrezzature;
  • acquisto di mobili e componenti d’arredo, compresa l’illuminotecnica, a condizione che tale acquisto sia funzionali ad almeno uno degli interventi di cui sopra;
  • spese per la digitalizzazione (ad esempio impianti wi-fi, siti web ottimizzati per il sistema mobile, programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, spazi e pubblicità per la promozione, servizi di consulenza);
  • spese di progettazione, nel caso in cui il progetto rispetti i principi della “progettazione universale” di cui alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
Efficientamento energetico

Lo scopo principale del bonus è quello di ridurre i consumi energetici delle strutture, pertanto ci aspettiamo che per accedere all’agevolazione sarà necessario realizzare almeno uno o più interventi di efficientamento energetico, come ad esempio:

  • installazione di impianti fotovoltaici o di altri impianti o sistemi per la produzione di energia rinnovabile;
  • lavori di isolamento termico, come la coibentazione delle pareti della struttura;
  • installazione di infissi con un buon grado di isolamento termico e acustico;
  • installazione o sostituzione di impianti di climatizzazione.
L’agevolazione

Secondo la bozza del provvedimento, l’agevolazione sarà usufruibile in due modalità, cumulabili tra loro a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto per gli interventi agevolati:

  • credito d’imposta dell’80%, utilizzabile in compensazione, cedibile;
  • contributo a fondo perduto di 40 mila euro, con la possibilità di ottenere una premialità in specifici casi.

Infatti, il contributo può essere aumentato:

  • fino ad ulteriori 30 mila euro, se vengono effettuate spese per la digitalizzazione e l’innovazione in chiave tecnologica ed energetica per almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento;
  • fino ad ulteriori 20 mila euro, nel caso di imprenditoria femminile e/o giovanile;
  • fino ad ulteriori 10 mila euro, se la sede operativa dell’impresa si trova in una delle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Restiamo dunque in attesa di conoscere le modalità operative per accedere alle agevolazioni.

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