Guida completa per avviare un agricampeggio in Veneto: requisiti e opportunità per un turismo sostenibile e immerso nella natura
Se sei appassionato di agricoltura e turismo e desideri avviare un’attività che coniughi il rispetto per l’ambiente e l’ospitalità all’aperto, l’agricampeggio può essere la scelta giusta. In Veneto, una regione ricca di paesaggi rurali e attrazioni turistiche, avviare un agricampeggio rappresenta un’opportunità per offrire un’esperienza unica a chi vuole immergersi nella natura, lontano dal caos delle città.
Cos’è un agricampeggio?
L’agricampeggio è una forma di ospitalità turistica che si svolge all’interno di aziende agrituristiche. Viene allestito in spazi aperti attrezzati e dedicati alla sosta e al soggiorno di turisti che, in maggior parte, sono provvisti di propri mezzi mobili di pernottamento, come roulotte, camper o tende. Gli agricampeggi, però, possono anche offrire spazi con tende o unità abitative mobili (come case mobili o botti) per accogliere chi non dispone di mezzi propri. L’importante è che queste strutture siano in armonia con l’ambiente rurale circostante e siano facilmente removibili senza lasciare tracce permanenti.
Abbiamo già parlato dei requisiti necessari e alcuni spunti per l’avvio di un agricampeggio in Italia, puoi trovare gli articoli ai seguenti link:
- Aprire un agricampeggio in Italia: come offrire un’esperienza indimenticabile
- Agricampeggio: un modello di accoglienza all’aria aperta
In questo articolo vogliamo invece fare chiarezza sulle caratteristiche degli agricampeggi in Veneto.
Requisiti per avviare un agricampeggio in Veneto
1. Strutture e piazzole
La legge stabilisce che un agricampeggio non può superare i 45 ospiti e le 30 piazzole. Le piazzole preallestite (quelle destinate alle tende o unità abitative mobili) devono essere inferiori rispetto a quelle libere. Le strutture devono essere mobili, senza collegamenti fissi al terreno, e devono poter essere rimosse facilmente, consentendo di ripristinare le condizioni naturali.
2. Servizi e dotazioni minime
Per garantire la qualità dell’esperienza turistica, è obbligatorio rispettare alcune dotazioni minime:
- Viabilità pedonale: un sistema di percorsi che assicuri accesso comodo e sicuro ai servizi e alle aree comuni.
- Servizio di ricevimento: è necessario disporre di un locale aziendale destinato all’accoglienza degli ospiti, situato a una distanza massima di 2 km dall’area dell’agricampeggio.
- Riscaldamento: tutti i locali comuni, come sale di ritrovo o servizi igienici, devono essere riscaldati, se l’attività è prevista anche durante la stagione invernale.
- Illuminazione: è fondamentale garantire un’adeguata illuminazione nelle aree comuni, nei parcheggi e nei servizi igienici, per favorire la sicurezza e la fruibilità notturna.
- Servizi igienici: le strutture igieniche comuni devono trovarsi a non più di 200 metri dalle piazzole o dalle unità abitative mobili.
3. Rispettare l’ambiente e il territorio
Un punto chiave per avviare un agricampeggio è che l’area deve essere in armonia con l’ambiente rurale e paesaggistico. La normativa sottolinea l’importanza di realizzare l’attività nel rispetto delle caratteristiche naturali del territorio, evitando impatti negativi sul paesaggio. Inoltre, le strutture mobili non devono compromettere la bellezza del paesaggio e devono essere facilmente rimovibili, in modo da preservare il più possibile l’ambiente.
Procedure e permessi
Le tende e le unità abitative mobili di un agricampeggio non necessitano del permesso di costruire o altra autorizzazione o comunicazione ai fini urbanistici ed edilizi, ad eccezione di quelle paesaggistiche, se previste. In ogni caso, la normativa regionale di riferimento è la Legge Regionale 28/2012, che regola l’attività turistica all’interno delle aziende agricole.
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Aprire un agricampeggio in Veneto è un’ottima opportunità per promuovere il turismo sostenibile e rurale, rispettando l’ambiente e offrendo ai turisti un’esperienza autentica e in sintonia con la natura. La chiave del successo sta nell’aderire scrupolosamente alle normative regionali, mantenere alta la qualità dei servizi e garantire un’ospitalità che valorizzi le tradizioni locali e il paesaggio veneto. Con il giusto impegno, un agricampeggio può diventare non solo un’attrazione turistica, ma anche un modo per promuovere la cultura agricola e la bellezza dei territori veneti.
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