Aprire una start up: da dove iniziare?

da | Mar 1, 2023 | Business plan e strategia, News

Cosa valutare attentamente prima di aprire una start-up (1/2)

Stai pensando di aprire una start up ma non sai bene da dove iniziare? Tra interminabili procedure burocratiche, la ricerca dei primi clienti e la paura di un salto nel vuoto, all’inizio è normale sentirsi scoraggiati e demotivati. Il sintomo del potenziale imprenditore “preoccupato” spesso non è altro che la sintomatologia di una persona accorta, riflessiva e consapevole della difficoltà operative e del rischio che la creazione di una nuova attività imprenditoriale inevitabilmente comporta.

È esattamente quella variabile di imprevedibilità che fa parte del “rischio d’impresa” che, per forza di cose, va assimilata, interiorizzata e accettata: se vuoi essere un imprenditore, è questa la regola del gioco. E spesso, curiosamente, è proprio chi dimostra una maggior preoccupazione inziale che, una volta avviata l’attività, dimostra grande motivazione, interesse e spirito di adattamento. La domanda da porsi infatti, non è se vi sia o meno un rischio, quanto piuttosto: “questo rischio è calcolato”? Molti infatti, associano erroneamente la creazione di una start-up unicamente con “l’avere un’idea innovativa”, senza considerare altre variabili decisive e senza considerarne il relativo impatto. Ma quali sono le cose da considerare nel momento in cui si decide di costituire una nuova impresa? Vediamole assieme.

Identifica il bisogno

Prima di incominciare, ancor prima di pensare nel dettaglio al prodotto o al servizio che andrai a vendere, la prima domanda che devi porti è: “che bisogno sto assecondando”? Infatti, prima di pensare alla cosa che si sta vendendo, è essenziale pensare al bisogno che sottende l’acquisto. Degli esempi pratici renderanno subito il concetto immediato: compro una matita perché ho bisogno di scrivere, vado al ristorante perché voglio mangiare fuori casa, prenoto un soggiorno in un hotel perché ho bisogno di un posto dove dormire durante le mie vacanze, o ancora acquisto una consulenza perché ho bisogno di un esperto che mi assista.

È essenziale capire questo, perché è sempre il bisogno che attiva la motivazione di acquisto e mai il prodotto in sé. Lo sanno bene gli esperti di comunicazione pubblicitaria, che intercettano l’interesse dei clienti facendo leva sul bisogno che un prodotto/servizio è in grado di soddisfare piuttosto che sulle caratteristiche del prodotto in sé.

Quindi, concettualmente, si deve dapprima identificare:

il problema del cliente: per esempio, “il mio cliente ha bisogno di scrivere” o “il mio cliente ha bisogno di un posto fuori dove mangiare”;

la soluzione al problema, data dal mio prodotto/servizio: per esempio, “la matita” o “un ristorante”.

Può sembrare banale, ma come vedremo in seguito è un modo di intendere il mercato che fa la differenza. Ecco quindi alcune domande che puoi iniziare a porti prima di avviare la tua start-up, da declinare a seconda della natura dell’attività, del posizionamento che si intende adottare e del settore di appartenenza.

  • Di cosa avrà bisogno il mercato tra alcuni mesi/anni?
  • Il mio prodotto/servizio incorpora una soluzione ancora non nota?
  • Chi potrebbe proporre un prodotto/servizio simile al mio?
  • Come potersi distinguere dalla concorrenza?
  • Che vantaggio aggiuntivo potrei offrire al mio cliente?

Facciamo un passo in avanti: non sempre il bisogno è determinato dalla domanda, ossia dalle necessità dei clienti. A volte infatti, è lo stesso l’imprenditore a crearlo, inventando qualcosa di completamente nuovo, mai visto o pensato prima. Secondo il nostro ragionamento, è il caso in cui l’idea imprenditoriale è cosi originale e innovativa da inventare non solo la “soluzione” ma anche il “problema”. Celebre a tal proposito è la citazione di Henry Ford: “Se avessi ascoltato i miei clienti, avrei dato loro un cavallo più veloce”.

Ascolta i feedback dei clienti

Strettamente collegato al primo punto, questo è un aspetto da considerare non solo in fase di costituzione di una nuova società, ma in ogni fase della vita di un business. Se avrai un approccio “feedback-oriented”, ossia un approccio basato su un ascolto attivo e costante dei tuoi clienti e delle loro esigenze, hai buone probabilità non solo di avviare un business vincente, ma anche di mantenere una certa redditività nel tempo e di assecondare buona parte delle premesse che servono per crescere.

Fai sempre tesoro dei feedback e delle criticità che emergono dalla clientela e implementa delle azioni migliorative in tal senso. Se sei particolarmente abile, cerca di venire loro incontro per quanto ti è possibile farlo, specie in una fase iniziale, e non dimenticarti di lavorare sempre con costanza e qualità: se lavorerai bene, saranno i clienti il tuo più grande passaparola!

Analizza il mercato e studia i competitor

Per poter lanciare un’offerta che sia di valore, è essenziale guardarsi intorno fin da subito: infatti, potresti non essere l’unico a proporre una buona soluzione per i tuoi clienti (anzi, è molto probabile). Per questo, è sempre bene osservare e studiare i competitor, come agiscono, come comunicano, su cosa investono e chiedersi “cosa posso fare di più?” e “perché un cliente dovrebbe scegliere me?”. A tal fine, è sempre bene avere una lista di competitor da tenere d’occhio, associata alle caratteristiche e alle principali aree d’intervento aziendali: prodotti, prezzi, volumi, fatturato, dimensione, comunicazione, funzionalità e così via.

Oltre a questo, esistono ulteriori analisi interessanti, commissionate ad hoc, utilissime per chi vuole analizzare nel dettaglio l’arena competitiva e le strategie aziendali da perseguire, come ad esempio:

L’analisi o ricerca di mercato: uno studio analitico e approfondito per studiare il contesto economico nel quale un’azienda opera, il settore di riferimento dell’attività e il comportamento della propria target audience. Un’analisi di mercato permette alle realtà commerciali di prendere consapevolezza delle opportunità di profitto o dei fattori di rischio presenti in un determinato mercato e di elaborate strategie vincenti;

L’analisi SWOT: è uno strumento che permette di prevedere lo sviluppo della linea strategica della tua attività e implementare azioni utili al raggiungimento degli obiettivi economici di business. Investire sull’elaborazione di un’analisi SWOT permette di dare una precisa collocazione strategica della tua start up sul mercato, definire il perimetro delle tue attività, avere una visione nitida degli indirizzi strategici e tattici, e di conseguenza, ottimizzare i tempi e ottenere un risultato performante nel lungo periodo.

Queste sono solo alcune delle variabili da considerare prima di aprire una start-up. Nel prossimo articolo esaminiamo le successive, altrettanto importanti, come la creazione del prodotto/servizio, la redazione di un business plan, l’accesso a finanziamenti e i principali adempimenti amministrativi, burocratici e legali. Quello che è importante sottolineare è che nella creazione di una start-up non esistono ricette generali o soluzioni predefinite: ogni idea imprenditoriale è una realtà a sé stante e non è sempre scontato saper individuare le giuste leve strategiche. Per questo è fondamentale rivolgersi ad un team di professionisti in grado di assecondare ogni tua esigenza.

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Per esaminare la tua idea di business e per la redazione di analisi di mercato o business plan, non esitare a contattarci senza impegno all’indirizzo segreteria@hospitalityteam.it

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