La Nuova Sabatini Capitalizzazione

da | Ott 9, 2024 | Bandi e agevolazioni, News

Guida alla normativa e a tutte le novità della Nuova Sabatini Capitalizzazione

Probabilmente già conoscete la Nuova Sabatini, il finanziamento a tasso agevolato messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ma quali sono le novità introdotte dagli ultimi provvedimenti? Ecco tutte le informazioni aggiornate.

Cosa prevede la Nuova Sabatini?

La “Nuova Sabatini” è un finanziamento per beni strumentali messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito e accrescere la dimensione competitiva delle imprese e del sistema produttivo italiano. Nello specifico, la misura sostiene gli investimenti per acquistare, anche tramite il leasing, le seguenti categorie di beni: macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini Capitalizzazione”) introdotta con il Decreto interministeriale del 19 gennaio 2024, n. 43, ha l’obiettivo di incentivare i processi di capitalizzazione delle PMI che intendono realizzare un programma di investimento in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie.

A chi si rivolge?

Con riguardo alla dimensione d’impresa e al settore di riferimento, possono beneficiare del finanziamento le micro, piccole e medie imprese (PMI) appartenenti a tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative.

L’agevolazione Beni strumentali (“Nuova Sabatini Capitalizzazione”) è rivolta alle micro, piccole e medie imprese (PMI) che, oltre a rispettare i già menzionati requisiti, alla data di presentazione della domanda:
– sono costituite in forma di società di capitali;
– sono impegnate in un processo di capitalizzazione;
– non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per il reato di cui all’art 2632 codice civile.

Quali sono gli investimenti ammessi dalla Nuova Sabatini?

Sono ammissibili esclusivamente le agevolazioni per l’acquisto diretto con finanziamento bancario, o in leasing, di:
beni strumentali nuovi (es. impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, e altri beni, come gli arredi, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità);
software e tecnologie digitali.
Si specifica che non sono ammesse le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Gli investimenti richiesti devono soddisfare i seguenti requisiti:
autonomia funzionale dei beni; non è ammesso infatti il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;
correlazione dei beni all’attività produttiva svolta dall’impresa.

Come funziona?

Per ottenere il contributo a fondo perduto della Nuova Sabatini è necessario richiedere un finanziamento:
• con durata non superiore a 5 anni;
• con importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
• da usufruire interamente per gli investimenti ammissibili oggetto della domanda.

Le imprese in possesso dei requisiti che intendono beneficiare delle agevolazioni Nuova Sabatini devono presentare la richiesta in formato elettronico, seguendo la procedura specifica.
Per le domande presentate a partire dal 1° ottobre 2024 – tramite l’agevolazione Beni strumentali (“Nuova Sabatini Capitalizzazione”) – è previsto il riconoscimento di un contributo in favore delle PMI, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione, che realizzano un programma di investimento.

Per tali operazioni l’agevolazione è concessa, alle PMI, nella forma di un contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo del:
• 5 % per le micro e piccole imprese;
• 3,575 %, per le medie imprese.

Si ricorda che gli acquisti e gli investimenti possono essere avviati solo dopo l’iter di verifica dei requisiti necessari da parte della banca e che solo dopo la concessione del finanziamento l’impresa potrà procedere con l’acquisto effettivo.

Cosa possiamo fare per te

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