Cosa deve avere oggi un hotel?
Deve seguire il cliente anche dopo il soggiorno ma sopratutto avere, nella sua struttura, la capacità di mettere gli ospiti in relazione tra loro.
Un hotel dal punto di vista di un interior design hotel oggi si deve avere:
– identità e un carattere unico e distintivo;
– conoscenza degli ospiti, delle loro esigenze e dei loro desideri, e di essere in grado di anticipare i loro desideri;
– relazionalità con il territorio in cui si trova la struttura,
Nell’ospitalità emerge la necessità di ripensare in chiave attuale a tutte quelle ”tecniche”, tecnologie, progettazione degli spazi, luci, suoni e odori che lasciano affiorare ed esaltano un variegato mondo di sensazioni favorendo un’esperienza di soggiorno più profonda ed emozionale.
Non è più solo aristocratica e personale, ma sempre più famigliare, estesa, accessibile, condivisa con il racconto del viaggio. Le riprese fotografiche costituiscono un altro elemento fondamentale per supportare la crescita delle relazioni in famiglia.
Cosa dovrebbe fare un interior designer nel settore alberghiero?
deve cercare di non fare il “monumento a se stesso” ma partire da una logica molto ferrea legata a quelli che sono i desideri e le necessità operative economiche e di investimento da parte dell’albergatore. E’ su quello che si deve costruire il progetto.
E’ l’interior designer che diventa l’interprete, il regista e colui che traduce in immagini, in pianta, in un progetto quelle che sono le idee, i sogni e la voglia di investire da parte del cliente.
Il progettista si deve immedesimare nel lavoro al punto che diventa una cosa sua, la realizzazione di un interior design in hotel viene portato avanti insieme al cliente quasi come da soci, da persona interessata in modo profondo a quelle che sono le esigenze e gli interessi del cliente.
Inoltre, oggi più che mai un interior design deve mettere insieme non solo una visione di progetto basata solo sul bello e sull’immagine degli interni ma deve essere costruito considerando a priori un budget ben definito dal cliente.
Semplicità = bellezza
Credere nei vuoti che sanno riempire di significato i pieni è credere nella forza di cose semplici capaci di riqualificare, rinnovare e riplasmare la materia in modo naturale ed efficace.
Esistono pochi elementi capaci di racchiudere in se i caratteri di semplicità, efficacia e straordinarietà. La luce è decisamente una di questi, con la sua assenza-presenza e’ capace di ridefinire gli stesso spazi in atmosfere diverse, armonie, geometrie, equilibri e volumi.
E proprio per questo che nelle realizzazioni la definizione dello spazio parte proprio dalla luce e dal colore: elementi basici e fondamentali che vanno usati con intelligenza, per dare risalto agli ambienti, involucrati e non involucrati, di ciò che realizziamo.
Questi due elementi, la luce e il colore, quando sono oggetto di uno studio personalizzato sugli ambienti, permettono di ottenere il massimo risultato sfruttando una risorsa economica.
Oggi più che mai diventa fondamentale costruire con un occhio di riguardo alla sostenibilità, cioè creare con senso etico attraverso processi realmente sostenibili che siano a loro volta generatori di sana e autentica bellezza.
Una nuova visione anche per gli interior di lusso, non realizzati con ridondanza e opulenza ma costituiti da cose essenziali, di elementi che sono un contenuto di cultura e arte, di spazi vuoti costellati solo dagli elementi basilari per valorizzare al massimo la sfera sensoriale con una nuova formula di equilibrio verso un futuro vivibile.
Un progettista è un sognatore per natura, sogna le cose prima che vengano realizzate, e quindi che cosa può fare un interior designer per l’hotel?
Trasformare la struttura per avere un appeal più affascinante.
Rendere l’hotel più interessante.
Differenziarlo da quello del vicino.
Creare un’ immagine nuova ma anche funzionale.
Essere attento all’economicità di gestione e alla durata del lifting che viene fatto all’interno.
Coinvolgere emotivamente ogni situazione superando le sue aspettative.
Più il progetto dell’hotel è fatto utilizzando il criterio di efficienza, immagine e di durata dei materiali più il progetto è centrato. Da questo punto di vista il progettista deve attualizzare sempre più l’offerta per renderla più vivibile, più piacevole, più in linea con i tempi e con le richieste del cliente che proprio nella riqualificazione degli interni può aumentare la propria redditività e differenziarsi.
Ma cosa di dovrebbe fare quando un progettista si approccia alla ristrutturazione di un hotel con un budget limitato?
Creare il concept, dove vengono definiti gli obiettivi dell’intervento di ristrutturazione
Bisogna stabilire una scaletta di intervento che tenga in considerazione una pianificazione strategico-finanziaria prendendo in considerazione i tempi e gli step attuabili e in base a questo stabilire le priorità dell’intervento.
Non ci si può più affidare solo all’esperienza maturata in anni di lavoro dell’imprenditore alberghiero accompagnata da un tecnico progettista che concretizza l’idea di dare vita ad un hotel.
Servono anche altre figure, che devono essere coinvolte.
Organizzare un team di lavoro che abbia chiara l’idea, che si metta in ascolto dell’organizzazione da “dentro” l’hotel, con il direttore dell’hotel, gli operatori interni e su uno studio di fattibilità economica e finanziaria, per capire i limiti e le opportunità dell’investimento.
Come interior designer lavoriamo a fianco con architetti e insieme diventiamo la matita e la mano di tutte queste menti, traduciamo in qualche cosa di operativo “un progetto”,
in una visione generale più ampia che è il frutto del lavoro del Team.
Altro argomento da non sottovalutare, infine è pianificare e gestire i tempi di realizzazione in base alla stagionalità, cosa molto importante perché un hotel deve limitare al minimo i tempi di chiusura.
Riqualificare l’interior design dell’hotel è un passo importante per un rilancio sul mercato.